PROGETTO IPPOTERAPIA

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Ippoterapia: riabilitazione a cavallo

Vincere assieme

Il racconto di una esperienza innovativa e inclusiva, nata grazie al progetto promosso da Rotary Club Assago Milanofiori, Rotary Club Milano Duomo, Rotaract Milano Duomo, Onlus Milano Duomo insieme all’Associazione Giacche Verdi Lombardia e al Carcere di Opera

Questo è il racconto di una esperienza innovativa, inclusiva e gioiosa che è nata in piena pandemia, grazie all’iniziativa, all’entusiasmo e all’impegno di più soggetti che insieme hanno costruito un progetto di grande impatto rivolto a bambini con disabilità. Vale la pena di leggerlo fino in fondo, perché è anche una storia di cuore e gratitudine.

Ma andiamo con ordine. In principio, cioè negli anni del “mondo di prima”, era la “pet therapy”. Poi nell’anno pandemico tutto si blocca finchè… non individuiamo una pet therapy che si possa svolgere all’aperto, seguendo le indicazioni epidemiologiche e le regole di sicurezza,  in un ranch con cavalli in un luogo che non ti aspetti: il carcere di Opera. Da qui nasce il “Ippoterapia – riabilitazione a cavallo” di cui facciamo in queste righe il racconto, attraverso le parole dei protagonisti.

Cos’è la pet therapy?

La pet therapy o terapia per gli animali, denominata anche Animal-Assisted Therapy (AAT), indica una pratica terapeutica dolce che sfrutta i benefici dell’interazione tra uomo e animali da compagnia. Questa interazione, infatti, è in grado di stimolare la sfera emozionale dell’individuo, favorendone l’apertura verso il mondo esterno e promuovendo nuove strategie comunicative. La storia della pet therapy è piuttosto lunga; è stata messa in pratica sin dall’antichità (in Egitto, in Grecia) quando il rapporto tra “animali umani e non umani” era stretto e sacro. In epoca moderna poi, gli animali sono stati utilizzati per migliorare le condizioni dei soggetti disabili e di coloro che erano affetti da malattie mentali o da particolari disturbi psichici. In Italia la pet therapy sta prendendo sempre più piede e viene utilizzata, in particolare, come co-terapia di supporto per i bambini autistici, per i portatori di handicap e per gli anziani.

Pet therapy e bambini: quali benefici?

Relazionarsi in maniera positiva con un animale da compagnia può essere molto importante per lo sviluppo cognitivo ed emotivo del bambino. Questa pratica, infatti, gli consente di sviluppare nuove e più efficaci abilità di apprendimento e, nel contempo, di imparare a prendersi cura di una creatura diversa da sé. Un percorso di educazione e riabilitazione con la pet therapy può rivelarsi fondamentale per i bambini con disabilità.

Ippoterapia al ranch del Carcere di Opera: una storia “da pazzi”

All’interno del grande penitenziario nell’autunno del 2020 è stato inaugurato un grande maneggio, una fattoria didattica e un ranch dal nome simbolico: “Freedom” (libertà). Libertà intesa quale percorso di rieducazione e reinserimento. Una storia straordinaria, “da pazzi”, una storia esemplare, quasi una fiaba che odora di cose buone, con la differenza che questa è realtà come ci ha raccontato Amerigo Fusco , Commissario Coordinatore della Casa di Reclusione di Opera

Come nasce il ranch del Carcere di Opera?

“Il progetto nasce da un gioco e da una vecchia amicizia tra me e il Presidente della Giacche Verdi Lombardia, Giuseppe Scabioli, nel lontano 2015. Quell’anno, in occasione di una manifestazione sportiva mi propose di fare qualcosa legato al mondo del cavallo anche presso la struttura penitenziaria di Milano Opera. Ne parlammo più volte riflettendo sulla possibilità di creare qualcosa che non fosse soltanto occasionale, ipotizzando un progetto apparentemente folle. Pensammo di costruire una struttura equestre all’interno del carcere per realizzare una scuola di equitazione in favore della collettività. Un’idea avveniristica che, per quello che riguardava la mission dell’Amministrazione Penitenziaria, avrebbe potuto effettivamente vedere materializzata la possibilità di riscatto della pena nei termini della sua esecuzione più vera con la restituzione alla collettività di un’opportunità sportiva e sociale. Una struttura nella quale le maestranze detenute avrebbero potuto imparare un mestiere competitivo all’atto della scarcerazione e al tempo stesso fornire servizi utili alla collettività. Così abbiamo individuato un’area dell’Istituto penitenziario dismessa, abbandonata, brutta e fatiscente e necessitante una bonifica importante perché precedentemente adibita a discarica maleodorante per la presenza di inutilizzati depuratori pieni di melma stagna. Le Giacche Verdi hanno presentato un progetto per la costruzione di una scuderia realizzata con mano d’opera detenuta grazie al sostegno economico della Fondazione Cariplo e del Fondo della Solidarietà, ottenendo la concessione ad uso gratuito da parte del Demanio del suolo per l’edificazione strutturale e per la realizzazione del rettangolo di addestramento dove si svolge la scuola equestre. Il progetto è stato fortemente sostenuto tanto dal direttore – Dottor Silvio Di Gregorio – quanto da me, per cui oltre alla costruzione di quello che Giacche Verdi hanno proposto abbiamo realizzato con maestranze interne e con tutti i materiali di recupero un vero e proprio ranch, che abbiamo chiamato “The Freedom Ranch”, con la fattoria didattica annessa.

Abbiamo realizzato i magazzini, le sellerie. i servizi, le postazioni di ingresso, i viottoli, il bar, le aree di permanenza degli altri animali e il fienile. Tutto a COSTO ZERO.

Un progetto ispirato all’ecocompatibilità e all’ecosostenibilità: il legno viene dai bancali di pallet disassemblati e inchiodati, uno dei depuratori è divenuto una fontana, le tegole sono i resti di una tettoia di una chiesa in demolizione, le pietre da una cava dismessa, i piastrelloni per i sentieri da un residence in ristrutturazione.  Non è stato acquistato nulla. Solo materiale di recupero e con qualche donazione il cemento, chiodi, colla e vernice.

Anche gli animali non hanno avuto un costo. Infatti oggi, oltre ai cavalli che le Giacche Verdi hanno prevalentemente in affido in quanto custodi giudiziari di un sequestro, donazioni o di proprietà di soggetti terzi la fattoria didattica conta 10 caprette tibetane, poi maialini vietnamiti, tre suini italiani, una cinquantina di galline, circa 100 pappagalli, quattro tartarughe di terra, tre asinelli tutti proventi da donazioni, sequestri, confische, affidi dati da privati, dall’Autorità Giudiziaria o dai Carabinieri Forestali.

Abbiamo già iniziato a fare corsi di equitazione per privati con cittadini che dal sito delle Giacche Verdi Lombardia si sono registrati per iscriversi ai corsi, nonché le attività di PET Therapy per ragazzi con disabilità.”

Vedere nel carcere ragazzi che nella sofferenza per la loro disabilità sono aiutati da chi ha un debito da pagare alla collettività è meraviglioso. I detenuti sono appassionati e i ragazzi sono a loro agio. I genitori hanno visi rilassati e soddisfatti. Per noi è un motivo di orgoglio. 

I detenuti assolvono al ruolo delle maestranze, conoscono meglio di chiunque altro gli animali e ne hanno una cura che fa intenerire anche il più insensibile.

Quale sinergia e collaborazione con il Rotary per il progetto di Ippoterapia?

La bellissima e straordinaria opportunità di “Freedom” ha ispirato i presidenti dei Rotary Club Milano Duomo, Assago Milanofiori, Rotaract Milano Duomo insieme alla Onlus Milano Duomo che nell’anno 2020, il più difficile di sempre, si riuniscono online e pensano come poter proseguire il progetto pet therapy e anzi potenziarlo e continuare a sostenere una iniziativa di grande impatto. La voglia di fare e la motivazione sono altissime. Bello ripercorrerle attraverso le parole dei promotori.

Francesco Camagni, Presidente della Commissione Progetti RC Milano Duomo:  il nostro Club è sempre stato molto attento ed attivo verso il sociale con progetti quali la Pet Therapy od altri progetti a favore dell’Ospedale dei Bambini Vittorio Buzzi. Pensiamo che aiutare i bambini che soffrono sia molto importante, i medici si occupano di guarirli e noi, nel nostro piccolo, cerchiamo di alleviare le loro sofferenze donando a loro e ai loro genitori dei piccoli momenti di gioia. Il progetto “Ippoterapia” presso “Freedom” è nato da una condivisione di idee con la Milano Duomo Onlus per trovare un progetto alternativo al progetto di Pet Therapy in ospedale. Una volta individuata l’occasione e il contesto con gli amici del Rotary Assago Milanofiori l’adesione entusiastica è venuta di conseguenza.  Per coordinare il progetto – una volta approvato – e tenere allineate tutte le componenti coinvolte, abbiamo creato una commissione apposita e abbiamo presentato il progetto a tutto il Club. Purtroppo a causa della situazione pandemica che limita fortemente la libertà di movimento non ci è ancora stato possibile accompagnare i ragazzi alle lezioni e condividere con loro questi importanti momenti. Ritengo però davvero un grande successo essere riusciti a far partire e svolgere quasi tutti i giorni della settimana gli incontri nonostante il momento storico che stiamo vivendo.

Luigi Valenti, presidente RC Assago Milanofiori: la nostra motivazione in questo progetto è nata dalla volontà di aiutare una fascia debole pediatrica a cercare di  recuperare quella normalità  di cui è stata privata dalla malattia. I rapporti e la collaborazione con il Carcere di Opera sono consolidati e la creazione di un centro ippico all’interno del carcere è parsa subito una occasione imperdibile, che ha suscitato l’immediata adesione di tutti i soci per aiutare in modo fattivo i più deboli, grazie alla sinergia con gli altri Club; una sinergia che è fonte di continua reciproca crescita ed è vivificata dallo spirito di service e di amicizia rotariana.

Cesare Maria Fattori, presidente Milano Duomo Onlus: la Onlus, di emanazione rotariana, opera da anni in partnership con il RC Milano Duomo e altre associazioni in modo particolare nel settore socio-sanitario, sostenendo i progetti di Terapia Assistita Animale, come quello che negli ultimi 4 anni si è svolto presso il reparto pediatrico dell’Ospedale Buzzi di Milano. Nell’anno pandemico questo servizio per forza di cose si è interrotto. Ma ecco che il Centro Ippico del Carcere di Opera ha consentito di rispondere al nostro desiderio di riprendere questo servizio di “pet therapy” in luoghi aperti.

Mattia Riganti, presidente Rotaract Milano Duomo: per anni il Club abbiamo avuto tra i propri principali service un progetto a favore di bambini ospedalizzati in un nosocomio milanese. La possibilità di poter contribuire alla effettiva realizzazione di un service con un impatto concreto nella vita di un consistente numero di minori affetti da disturbi dello spettro autistico è stata accolta con entusiasmo dal direttivo e da tutti i soci. Che la proposta provenisse dai nostri Partner del Rotary Milano Duomo è la riprova che stiamo percorrendo bene ed insieme la stessa strada. Il progetto per noi si inquadra nei progetti a favore della comunità in cui viviamo, per migliorare la qualità della vita non solo dei bambini beneficiari ma di tutto il loro nucleo familiare e contribuire alla risocializzazione dei detenuti della Casa di Opera

Ogni fine è un nuovo inizio…e il libro degli eventi è sempre aperto a metà…

Questo verso tratto da una poesia della grande poetessa premio Nobel W. Szymborska è l’epilogo della bella storia che abbiamo raccontato. Leggiamola attraverso le toccanti parole dell’operatrice che segue il progetto professionalmente e delle famiglie dei bambini che ne hanno usufruito.

Patrizia Cribiori “Ugualmente artisti” – ASD Studio Danza: all’inizio ero un po’ scettica visto che mi occupo di danza ma, il bene dei miei ragazzi arriva prima di ogni cosa e mi sono buttata in questa nuova avventura.

Questo progetto, arrivato in un momento così difficile, è davvero un toccasana per i ragazzi e le famiglie che ne traggono beneficio attraverso le emozioni positive dei propri figli.

Siamo stati accolti con grande empatia e professionalità da parte di tutti e questo ha creato subito un feeling a volte non facile da catturare da parte di alcuni ragazzi.

Ringrazio per aver accettato con intelligenza e sensibilità, la mia costante presenza durante le lezioni, fondamentale per alcuni dei ragazzi che, avendo un forte legame di fiducia nei miei confronti, sono riusciti ad instaurare subito un buon legame con nuovi maestri ed ambiente nuovo. Per alcuni dei ragazzi, trovare persone in divisa non è facile da accettare, associano le divise ai medici e alle terapie, ma ora abbiamo trovato un po’ d’equilibrio per loro, e questo vale anche per me: esistono SOLO PERSONE a cui affidare la nostra fiducia. Ad ogni lezione vedo miglioramenti, per noi piccoli passi ma, per chi ha disabilità importanti, sono passi da gigante. Spesso mi ritrovo con le lacrime agli occhi perché percepisco la loro felicità e vedo la loro autostima crescere. Il prendersi cura del cavallo è un’esperienza che aiuta tanto le loro autonomie e la loro fiducia, li vedo fieri andare, ormai da soli, a prepararsi con Cap e tartaruga protettiva, pronti per vivere anche se per pochi minuti la loro cavalcata. Chiamano per nome il “loro“ cavallo ed hanno già imparato a voler bene anche a tutti i maestri che si alternano alle lezioni. Personale decisamente molto preparato ed empatico, siamo davvero in ottime mani.  Consiglio davvero questa esperienza emozionale e terapeutica a tutti!

Grazie davvero da parte mia, dei ragazzi e delle loro famiglie e speriamo di poter continuare il più a lungo possibile e con frequenza stabile (per questi ragazzi è fondamentale la routine) questo sogno colorato in questo momento d’oscurità, potendolo allargare a molti più ragazzi.

La sorella di Elisabetta: grazie a questa nuova e magnifica esperienza una bella luce è tornata a splendere negli occhi di Elisabetta. Il Sabato è il giorno che aspetta per incontrare Pegaso, entusiasta ed emozionata. È il suo momento di libertà dalla mamma, dove si sente libera, adulta. Adora il contatto con il cavallo e il sentirsi capace di curarlo e cavalcarlo. Vederla cantare sul cavallo è magia, dimostra quanta serenità ci sia. È davvero una sana boccata di ossigeno in questo periodo che le ha tolto tutto.

La mamma di Andrea: grazie a questa nuova esperienza Andrea per la prima volta è riuscito a fare ippoterapia. Ogni sabato è bello ed emozionante vedere come si approccia al contatto e alla conoscenza del cavallo e come ogni volta riesca a fare dei progressi nel cavalcarlo. Un grazie infinito a tutti voi che con la vostra competenza e sensibilità riuscite a rendere felice Andrea. Grazie anche alle volontarie Giorgia, Francesca, Sara che fanno brillare gli occhi di Andrea

La mamma di Marco:  Marco in un passato lontano aveva fatto ippoterapia.  Mai era stato e si era sentito così coinvolto!  Un’esperienza di divertimento e di crescita attesa per tutta la settimana. Uno staff eccezionale, in un ambiente libero e rispettoso. Felicità

La mamma di Guido: grazie per questa opportunità. Guido non riusciva neanche ad avvicinarsi ad un animale e adesso aspetta con ansia che arrivi sabato per poter incontrare i suoi nuovi amici che lo aiutano in questo percorso con sensibilità, e competenza. Un pensiero speciale per il dolcissimo cavallo Pegaso e a Mirko

La mamma di Alessandra L.  Alessandra aveva già fatto un’esperienza di ippoterapia… Ma questa è speciale, particolare. Il rapporto confidenziale con il cavallo, trattato come un amico, curato con le attenzioni che solo i nostri ragazzi sanno dare e avere rende questa esperienza unica. Il cavallo e non solo, ambiente sereno, persone gentili, preparate e sensibili, altri animali che condividono gli spazi, l’eleganza dell’ambiente, insomma  un mix di elementi che rendono questa nuova esperienza semplicemente MAGNIFICA

La mamma di Alice: Alice ha sempre avuto paura di qualsiasi animale, quindi pensavamo che, considerando l’imponenza del cavallo, sarebbe stato ancora più difficile, e infatti inizialmente è stato così. Questa paura però Alice l’ha superata in breve tempo grazie anche alla delicatezza e attenzione delle persone dell’associazione e alla presenza rassicurante della maestra Patrizia cui è stato permesso di essere partecipe. L’esperienza è proseguita con grande entusiasmo da parte di Alice, per cui l’appuntamento del sabato è diventato un evento molto atteso. Questa attività sta aiutando Alice ad affrontare alcune sue paure storiche ed acquisire nuove conoscenze e autonomie.

La nonna di Veronica: Veronica ama i cavalli e con loro è tornata a sorridere a trovato un ambiente sereno con delle persone veramente eccezionali è un’esperienza veramente positiva grazie anche alla nostra super Patrizia grazie

La mamma di Francesco ( Frank)

Cari tutti, un grazie grande grande grande. Frank, dopo 12 anni di ippoterapia, finalmente ha provato , anche se per pochi secondi, il trotto, era emozionato fino alle lacrime, ha fatto la pedicure ai cavalli e… “Mamma sapessi come è morbido il pelo di Nitra !!!”  Nuovi stimoli sono nuovi progressi, nuove relazioni, in un momento dove tutto è buio e si chiudono esperienze questa ora del sabato mattina è diventata una attesa per tutta la settimana, la famosa ora d’aria. Volevo aggiungere che la cosa grande e positiva, quasi unica di questa esperienza è che, (lo vedo dalle foto e dai racconti perché non ho ancora avuto l’opportunità di assistere dal vivo,) la grande sensibilità e competenza degli operatori, Giacche Verdi, Frank poliziotto e volontari tutti. Da educatore, genitore e Musicoterapista è forse la  prima volta che lo vedo accadere.

La mamma di  Alessandra B: noi abbiamo iniziato solo ieri; ma sono rimasta colpita dalla dolcezza sensibilità e professionalità  con cui tutti accolgono e coinvolgono i nostri ragazzi; e dal rapporto di fiducia e collaborazione che c’è con Patrizia…il nostro collante, il ponte che unisce e apre le porte. Alessandra (piccola) era molto molto agitata di entrare in un nuovo ambiente, soprattutto dopo la chiusura sociale imposta da questo brutto virus, da ormai un anno. Grazie a Patrizia, Frank e le giacche verdi, ieri è stato un successo. Una grande emozione. Alessandra già da ieri sera chiede di tornare. Grazie di cuore per questa opportunità

Gigliola: che dire, dopo anni di isolamento quasi totale dovuto a mancanza di stimoli e opportunità sulla mia strada ho trovato un angelo. Si chiama Patrizia, Maestra Patrizia, alla quale devo tutta la mia riconoscenza. Era anche da anni che non montavo a cavallo e questa esperienza di ippoterapia, in un ambiente così colmo di amore, empatia e attenzioni mi ha riempito il cuore di gioia. E mi sta facendo un gran bene, fisicamente e mentalmente. Un grazie particolare al nostro insegnante Frank, gran bella persona e un affettuoso abbraccio alle giacche verdi, Mauro particolarmente. E’ un’esperienza bellissima e assolutamente proficua, sotto tutti i punti di vista. Spero tanto possa proseguire, ne traiamo tutti grandi benefici. Grazie di cuore a chi ha permesso tutto questo. Con gratitudine, un caro saluto a tutti. Grazie.

La mamma di Vanessa: mi unisco al grazie di cuore di tutte le famiglie che partecipano. Vanessa aveva già fatto ippoterapia in passato e ha sempre avuto un buon rapporto con gli animali in generale e quando le ho chiesto se voleva partecipare ha subito accettato. Il martedì è un momento che aspetta con gioia e che racconta anche a scuola con entusiasmo … fare cavallo con la maestra, con gli amici e con i volontari e gli operatori che ti accolgono e ti mettono a tuo agio, questo ha un grande valore perché crea un ambiente sereno che influenza l’aspetto emotivo e la capacità di apprendere. E poi il contesto non abituale 🙂 ha un’importanza educativa e di inclusione notevole. Grazie di cuore

Ecco, qui si conclude per ora il nostro racconto del progetto “Ippoterapia” al Ranch del Carcere di Opera. Con l’impegno di continuare e con l’auspicio di poter andare presto di persona ad accompagnare le lezioni dei piccoli ospiti, perché questo vorrà dire essere tornati a riabbracciarci, non solo virtualmente.

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